Noi siamo parte di un unico organismo,

un Tutto orgasmico.

Questa intera esistenza è immersa

in un profondo gioco sensuale.

Non esiste alcun creatore. La creazione in se stessa basta e avanza, non ha bisogno di un agente esterno, che la crei. Nel momento in cui accetti un agente esterno che la crei, entri in un circolo vizioso, perché il ragionamento diventa “Come può l’esistenza esistere senza essere stata creata da qualcuno?”. Questo è il ragionamento di tutte le religioni. Se accetti il loro ragionamento, poi nascerà la domanda “Chi ha creato dio?”. E se dio esiste senza essere stato creato, allora che problema c’è? Anche l’esistenza può esistere senza essere stata creata. Accetta in primis che qualcosa può esistere senza essere stata creato. Quindi perché andare inutilmente da A a B, e da B a C? Peraltro quelle sono solo ipotesi: il dio-A crea il dio-B, il dio-B crea il dio-C… senza alcuna necessità. Tutta la teologia non è altro che un’assurdità: comincia con Dio – theo significa dio – e logia significa “logica su dio”. Una contraddizione in termini! […] Mi piacerebbe chiamarla: Pura consapevolezza. Solo consapevolezza. Oppure se sei affezionato alla parola dio, allora chiamalo “essenza divina”. Ma non farne un nome, fanne una qualità. Essenza divina è perfetto.

 

Non c’è bisogno di qualcuno che gli abbia dato inizio, perché questo universo non ha avuto un inizio, e non avrà una fine. Questa tipo di domanda è stata sfruttata da tutte le religioni. Tutti vogliono sapere chi ha creato l’universo, in quanto la mente è troppo limitata per concepire un universo che non ha un inizio, un universo che non ha una fine: che si estende dall’eternità all’eternità. Proprio perché non sei in grado di concepire questa vastità, nasce la domanda: “Chi ha creato l’universo? Chi gli ha dato inizio?” Ma se c’era già qualcuno per iniziarlo, ci doveva già essere un universo. Capisci? Se c’era già qualcuno per dargli inizio, non puoi chiamarlo un vero inizio: c’era già qualcuno! Se pensi che dio sia un elemento indispensabile… il fatto che dio abbia creato il mondo ti rassicura, perché così esiste un inizio. Ma allora chi ha creato dio? Ricadi nello stesso problema. Tutte le religioni hanno affermato che dio esiste eternamente, non è creato. Ma se questo è vero per dio, perché non può essere vero per l’esistenza stessa? Essa è autonoma, esiste di per sé. Non è necessario un creatore, perché il creatore richiede a sua volta un altro creatore, e così ti ritrovi in una assurda regressione. La questione rimane aperta, la sposti solo più in là. Il problema non si può risolvere, proprio perché la domanda è sbagliata. L’universo non ha inizio, non è stato creato da nessuno. Non ha fine. Ricorda, se avesse un inizio, ci sarebbe sicuramente anche una fine. Qualsiasi nascita è l’inizio di una morte. Quindi va bene così. Liberati di questo dio, perché se può creare il mondo può anche distruggerlo. Ogni mondo che è stato creato deve prima o poi sicuramente venire distrutto. Se c’è nascita, c’è morte. Solo un universo senza inizio può essere infinito.

 

Questa domanda esiste solo perché le capacità della mente sono molto limitate. Ecco perché voglio che andiate al di là della mente. Solo la non-mente può concepire qualcosa che esiste senza inizio e senza fine: ciò che è incomprensibile diventa in questo modo assolutamente chiaro. Non c’è alcun problema. Chi si è levato al di sopra della mente, si è anche levato allo stesso tempo al di sopra di dio. Dio è un bisogno della mente. Perché la mente non può concepire qualcosa di infinito, di eterno: ciò che è in grado di immaginare è molto limitato. Il problema nasce a causa dell’incapacità della mente, della sua impotenza. Hai mai pensato che dio non sarà assolutamente in grado di risolvere il tuo problema? La stessa domanda si porrà a monte: chi ha creato dio? Qualsiasi ipotesi che non elimini questa domanda, è assolutamente inutile. Qualsiasi risposta che porti la domanda ancora più a monte senza riuscire ad affrontarla non è la risposta giusta.

 

Puoi trovare una risposta solo nella tua personale esperienza dell’eternità. Allora saprai che l’universo non è stato creato da nessuno. Non ha inizio e non ha fine. Tu stesso non hai né inizio né fine. Quando riesci ad avere questa esperienza all’interno del tuo essere, allora sai che l’esistenza è autonoma, non creata. Una cosa creata non può essere mai più di un meccanismo, non può essere una realtà organica. Un’automobile può essere creata, l’uomo no. Se l’uomo fosse creato, diventerebbe una cosa meccanica, un robot. Puoi smontare una macchina, farla a pezzi – le ruote e tutto il resto – e poi puoi mettere di nuovo insieme i pezzi e la macchina andrà benissimo. Ma prova a tagliare a pezzi un uomo e poi ad unirli insieme… l’uomo non ci sarà più. Un fenomeno organico non può essere sezionato, senza eliminare tutto il suo mistero. Puoi unire di nuovo le parti, ma avrai solo un cadavere, non un essere umano vivente.

 

La dignità dell’esistenza non è creata. La dignità di essere uomini non è creata. Dio è un insulto all’esistenza, all’uomo, alla consapevolezza, a tutto! Dio è un’umiliazione, non è una soluzione per nessun problema. Anzi, ne crea di nuovi e non ne risolve nessuno. Al mondo esistono trecento religioni e sono in lotta l’una con l’altra. Sono tutte state create a causa di questa idea di dio, e tutte ne hanno sviluppato una propria versione. Ogni religione ha la propria idea, perché è comunque una favola.

Non ci sono idee diverse riguardo al sole. Non ci sono idee diverse riguardo alle rose. Puoi avere idee differenti solo riguardo a una finzione. L’idea stessa di dio esiste perché la nostra mente non può comprendere l’eternità. Quando riesci a levarti al di là delle limitazioni della mente fino alla non-mente, illimitata, puoi concepire tutto ciò che prima era inimmaginabile. Dio non è necessario.

 

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Quando dico che Dio non esiste, sto negando la personalità di Dio, sto dicendo che Dio non esiste, ma c’è un’incredibile qualità divina. Si tratta di energia impersonale, energia pura; imporre su di essa una qualsiasi forma è orribile; voi imponete voi stessi su di essa.

 

Ebbene, Gesù chiama Dio “padre”; Gesù deve avere una determinata idea di cosa significhi “padre”; impone su Dio proprio quell’idea.  Ebbene, vi sono in India delle religioni che non credono in un Dio padre, ma in una Dea madre. La statua del loro Dio è femminile, la donna più bella che si possa concepire, ma una donna hindu.

 

I secoli si sono succeduti, sono passati; sono nate religioni e sono morte, scomparse; i loro dèi sono scomparsi, è naturale. Ci sono templi, ci sono statue di Dio. Quelle civiltà sono scomparse, quelle persone sono scomparse, le loro religioni sono scomparse, i loro dèi sono scomparsi. Il Dio cristiano scomparirà nel momento in cui scomparirà il cristianesimo; gli dèi hindu scompariranno nel momento in cui scomparirà l’induismo.

 

Capite quello che intendo? È una vostra proiezione. Se continuate a proiettarlo, esiste. Se voi non siete più lì a proiettare, se colui che proietta non è presente, il dio scompare. Io non sono un sostenitore di questo genere di dèi, che vengono proiettati dalla minuscola mente umana. E naturalmente la minuscola mente di un uomo darà inevitabilmente a Dio le qualità che le appartengono.


Io voglio che eliminiate la personalità e rendiate Dio libero, libero dai legami della personalità che avete imposto su di lui. Io non sono ateo; per me l’intero universo è colmo dell’energia di Dio e nient’altro. Non puoi trovare l’inizio, non puoi trovare la fine: è un processo di flusso perenne. Dicendo "Dio" state usando un nome, qualcosa di statico, morto. Quando dico “essenza divina” sto usando un verbo, qualcosa di vivo, che fluisce, si muove. Io non sono un credente come Gesù o Maometto o Krishna, perché non possono concordare su un Dio morto.

 

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Questa entità ignota che ho chiamato Anima Universale è corpo e anima, sia Dio che Natura. Ci sono solo note di una singola melodia. Tutto è vita, nulla è morto; niente è inanimato. La morte non può essere trovata da nessuna parte. Le onde si sollevano nell'oceano della vita, poi ricadono, si fondono. Gli individui muoiono, perché in realtà non esiste un'entità come l'individuo. Tutto ciò che non è reale perisce, ma ciò che esiste, esiste sempre.

 

Ovunque guardo vedo il fremito della vita, il battito della vita. Tutto palpita con la vita. Anche il più piccolo atomo vibra dell'amore della vita, Tutt'intorno a te la danza della vita continua il suo viaggio, la sinfonia dell'esistenza suona ovunque. Anche se tu non riesci a sentirlo né a vederlo, il delizioso, esilarante ritmo della vita esiste!

 

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Al mondo esistono solo due tipi di religione: quelle in cui preghi e altre in cui mediti. Potete capire il mio punto di vista. Le religioni che adoperano le preghiere credono in dio mentre quelle che usano la meditazione non credono in alcun dio. Perché la meditazione ti porta dentro e ti riempie, non c’è bisogno di pregare, non c’e bisogno di alcuna consolazione. Sei in un tale stato di gioia, di beatitudine; puoi benedire l’intero mondo.

 

Io vi insegno l’Esistenza e l’ingresso nell’Esistenza è attraverso il tuo stesso Essere; quindi la meditazione non è preghiera – ricorda, è contraria alla preghiera. La preghiera fa parte di quel gergo finto su Dio, il paradiso, l’inferno. La preghiera fa parte del pacchetto di tutta quella immondizia. La meditazione è semplicemente l’unico puro modo per entrare in contatto con l’esistenza. E immediatamente questo contatto diventa un fondersi e uno sciogliersi. Tu diventi l’esistenza stessa. E sei nelle nuvole e nelle stelle, nei fiori e nella pioggia. Sei dappertutto. Non sei più una goccia, sei diventato l’oceano.
 
Ricorda la netta differenza tra l’Esistenza e Dio. Dio è una condanna della tua intelligenza. Significa accettare l’umiliazione, accettare che: “Siamo solo burattini; tu hai il potere. Tutto ciò che vuoi fare di noi lo farai. Tutto ciò che possiamo fare è pregare”. Ti rende così storpio. La sola idea di Dio è nauseante. Ma l’Esistenza ha una freschezza e una bellezza e una verità.


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La verità è che dio stesso è una creazione dell’immaginazione umana. Dio è la più grande bugia esistente, perché da quella bugia dipendono altre migliaia di bugie: chiese e organizzazioni religiose continuano a moltiplicare bugie su bugie, solo per proteggere una bugia. Devi comprendere la psicologia del mentire. La prima cosa è che c’è bisogno di una buona memoria perché devi ricordarti delle bugie che hai detto.


Non hai bisogno di chiese, non hai bisogno di templi, non hai bisogno di moschee; hai solo bisogno di un cuore ricolmo di preghiera, un cuore amorevole, un cuore pieno di gratitudine. Quello è il tuo vero tempio. Quello trasformerà tutta la tua vita. Quello ti aiuterà a scoprire non soltanto te stesso, ma la vera profondità di questa immensa esistenza.

 

Dio è stato il tentativo della mente primitiva dell’uomo di dare una personalità all’Esistenza. Così è diventato dio-padre. Così è possibile avere una relazione con lui. Ma in realtà Dio è solo la povertà della coscienza umana. Dio esiste perché non sei consapevole di te stesso. Dio esiste perché non sei in contatto con il tuo stesso centro. Nel momento in cui conosci te stesso non c’è più dio e non c’è più il bisogno di dio. Dio è un despota, un fascista. Senza Dio il mondo è libertà.

 

L’Esistenza dà una grande dignità a ogni individuo. Dal più piccolo filo d’erba, fino alla stella più grande nel cielo, l’esistenza dà importanza e amore senza fare differenze. C’è uguaglianza e uguali opportunità. E non c’è bisogno di pregare senza necessità e di sprecare il proprio tempo a leggere le sacre scritture, che sono i libri meno sacri al mondo. Non c’è bisogno di essere sfruttati dai preti. Sei certamente e improvvisamente libero da tutte queste catene. Ora puoi essere te stesso. Se Dio esiste non puoi essere te stesso. Sei solo un burattino e le tue corde sono nelle sue mani.