La meditazione dinamica

 

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Il mio sistema di meditazione dinamica comincia con il respiro, poiché la respirazione ha radici profonde nell’essere. Forse non ti sei mai reso conto che la respirazione ha un ruolo importante in molte circostanze. Il corpo ha due tipi di sistemi. Uno è volontario, un altro involontario. Posso muovere la mano volontariamente, ma non posso influenzare la circolazione sanguigna. Essa è involontaria. Il corpo è dotato di questi due tipi di sistemi, il volontario e l’involontario. Con il respiro puoi fare qualcosa, ma solo fino a un certo punto: puoi respirare profondamente o lentamente, puoi cambiare il ritmo, puoi persino smettere di respirare per alcuni minuti o secondi. Ma non puoi smettere per sempre. Il respiro è un anello di congiunzione tra i sistemi volontario e involontario del corpo.

Se puoi alterare il respiro, sarai in grado di cambiare molte cose. Se puoi osservare il respiro nei minimi dettagli, puoi scoprire molte cose su di te. Quando sei arrabbiato, hai un ritmo respiratorio diverso; quando sei innamorato, tale ritmo subisce un radicale mutamento. Se sei rilassato, respiri in un certo modo; se sei teso, respiri in modo differente. Non puoi andare in collera se respiri come quando sei rilassato. È impossibile.

Quando sei eccitato sessualmente, il tuo respiro cambia. Se non permetti che il respiro cambi, la tua eccitazione sessuale svanirà automaticamente. Questo indica che il respiro è collegato in profondità con il tuo stato mentale. Se modifichi il respiro, puoi cambiare il tuo stato mentale. O, al contrario, se cambi lo stato mentale, il respiro cambierà. Per questo io comincio col respiro e suggerisco di iniziare la tecnica con 10 minuti di respirazione caotica, dove per caotica intendo inspirare ed espirare senza nessun ritmo, senza ritmo. Inspira e quindi espira più che puoi… nient’altro.

Questa respirazione caotica serve a creare caos all’interno del tuo sistema represso. Qualunque tuo stato è collegato a un certo tipo di respirazione. Un bambino respira in un modo tutto suo, e quando diviene consapevole della sessualità, per conto suo o ad opera dei genitori o della società, comincia a respirare in modo diverso. Se sei sessualmente inibito, non riuscirai a respirare profondamente perché ogni respiro profondo va a colpire il centro sessuale. Così se hai paura del sesso, non puoi respirare profondamente. E noi creiamo la paura del sesso nei bambini. Se un bambino si tocca o gioca con i suoi organi genitali, lo blocchiamo. Quando lo fermi, il suo respiro si fa superficiale. Non può respirare profondamente, si è spaventato. Nella paura, non puoi respirare profondamente; la paura crea un respiro superficiale.

Questa respirazione caotica serve a distruggere tutti i sistemi del passato. Distruggerà qualunque cosa tu abbia fatto di te stesso. Creerà il caos dentro di te, perché a meno che non si crei il caos, non puoi liberare le tue emozioni represse. E quelle emozioni ora sono bloccate nel corpo. Dieci minuti di respirazione caotica sono l’ideale. Ma deve essere caotica. Non è una specie di pranayama, di respiro yogico. È semplicemente caotica, per tutta una serie di ragioni. Una respirazione profonda e veloce ti porta più ossigeno. Con più ossigeno nel corpo, diverrai più vitale, più animale. Gli animali sono vitali e l’uomo è mezzo morto. Devi essere trasformato di nuovo in un animale; solo allora potrai evolverti. Sei falso, e se sei vivo solo a metà non si può fare niente con te.

Questa respirazione caotica ti renderà più simile a un animale: vivo, vibrante, vitale; avrai più ossigeno nel sangue, più energia nelle cellule. Le cellule del tuo corpo diventano più vive e questa ossigenazione aiuta a creare elettricità corporea; puoi chiamarla bioenergia. Quando c’è elettricità nel corpo, puoi muoverti in profondità, spingerti oltre te stesso, perché questa elettricità lavorerà dentro di te. Così come sei, sei morto o almeno mezzo morto… Perché persino essere completamente morto va bene. Qualcosa che sia completa è sempre buona, ma questa morte a metà è deleteria.

Il corpo ha le proprie sorgenti di elettricità. Se le martelli con una respirazione vigorosa, e con più ossigeno, l’energia comincerà a fluire. E se diventi veramente vivo, non sei più un corpo. Quando sei vivo ti senti energia, non materia. Poiché sei mezzo morto, senti di essere un corpo. Ecco perché ti senti così pesante. Questa condizione ti dà un senso di pesantezza, ti senti tirare giù dalla gravità. Ti senti un peso da portare in giro. Sei pesante. Avverti questa pesantezza perché sei mezzo morto. Più diventi vivo, più l’energia fluisce nel tuo sistema e meno ti senti come essere fisico. Ti percepirai più come energia e meno come materia.

Se in un momento qualunque ti accade di essere più vivo, allora non sei orientato verso il corpo. Una delle ragioni per cui il sesso ha così tanto fascino è che se sei veramente presente nell’azione – ti muovi con totalità, completamente vivo – allora non sei più un corpo, ma solo energia. Sentire questa energia è realmente necessario, se vuoi andare più avanti.

Il passo successivo è la catarsi. Impazzisci consapevolmente; qualunque cosa ti venga in mente, qualunque cosa, esprimila e coopera pienamente. Nessuna resistenza, solo un fluire delle emozioni…nSe vuoi urlare, urla; coopera totalmente. Un grido profondo, totale, nel quale è coinvolta la totalità del tuo essere, è molto terapeutico, profondamente terapeutico. Molte cose, molti stati morbosi, verranno liberati attraverso questo urlo. Se il grido diventa totale, conterrà tutto il tuo essere. Datti la possibilità di esprimerti attraverso il pianto, la danza, le lacrime, i salti, l’andare fuori di testa, come si usa dire. Anche il secondo stadio dura dieci minuti, e in pochi giorni comincerai a capirne il significato.

All’inizio potrebbe essere solo uno sforzo o persino una recita. Siamo diventati così falsi da non poter fare niente di reale o di autentico. Non abbiamo mai riso, non abbiamo pianto, non abbiamo urlato in modo autentico; tutto è solo una facciata, una maschera. Così quando cominci a farlo, all’inizio può essere forzato. Potrebbe richiedere uno sforzo, potrebbe essere pura finzione, ma non preoccupartene, continua. Presto raggiungerai la diga che hai innalzato a contenere tutto ciò che hai represso. La raggiungerai, e quando l’avrai abbattuta ti sentirai alleggerito di un peso; una nuova vita verrà a te, sarà come rinascere. Questo alleggerimento è fondamentale, e senza non ci può essere meditazione per l’uomo così com’è ora. Non parlo delle eccezioni; queste sono irrilevanti.

Con questo secondo passo, quando le cose vengono gettate fuori, diventi vuoto. Questo è il significato di vuoto, essere sgombri da tutte le repressioni. Questo vuoto consente di fare qualcosa.

Nel terzo stadio uso il suono hu. Nel passato sono stati usati diversi suoni; ognuno ha un effetto specifico. Per esempio, gli indù hanno usato il suono om. È un suono che forse ti è familiare, ma non te lo suggerisco. Esso sollecita il centro del cuore. Tocca solo il cuore e torna indietro; non può andare più in profondità.

I Sufi hanno usato hu, e se lo pronunci a voce alta, va in profondità nel centro sessuale. Per cui questo suono viene usato proprio come un martello interno. Quando sei diventato vuoto, sgombro, solo allora questo suono può muoversi dentro di te. Il movimento del suono è possibile solo quando sei vuoto. Se sei pieno di repressioni non accadrà nulla. A volte è persino pericoloso usare un mantra o un suono quando sei colmo di repressioni, perché ogni repressione modificherà il suono dentro, e il risultato finale potrebbe essere qualcosa che non avevi mai sognato o desiderato, né ti saresti potuto aspettare, perché ogni livello di repressione cambierà il percorso del suono. Hai bisogno di una mente vuota, solo allora si può usare un mantra.

Non suggerisco mai un mantra a chi è agli inizi. Nell’India antica c’erano alcuni mantra che venivano usati solo da sannyasin, mai dalla gente comune. Non era permesso che venissero usati dalle persone comuni, perché il loro sistema interiore era diverso. Il suono hu avrebbe potuto disturbarle. Per questo solo a un sannyasin veniva permesso l’uso di certi suoni.

Il mantra hu non dovrebbe essere usato senza prima fare gli altri due stadi. Non dovrebbe mai essere fatto senza i primi due. Se sei nevrotico e la nevrosi non viene rilasciata, allora se fai “hu”, diventerai ancora più nevrotico. Solo nel terzo stadio, per dieci minuti, deve venire usato questo “hu”, il più forte possibile. Mettici tutta la tua energia. È un martellamento. Quando sei vuoto, questo hu va dentro in profondità e colpisce il centro sessuale.

Il centro sessuale può essere colpito in due modi. Il primo è naturale. Se sei attratto da un membro del sesso opposto, il centro sessuale viene colpito dall’esterno. In realtà questo colpo è anche una sottile vibrazione. Un uomo è attratto da una donna o una donna da un uomo. Perché sono attratti? Che cosa c’è in un uomo e che cosa c’è in una donna? Un’elettricità positiva o negativa li colpisce, una sottile vibrazione: in effetti, è un suono. Forse hai osservato come gli uccelli usino il suono come richiamo sessuale. Tutti i loro canti sono sessuali; si colpiscono a vicenda con suoni particolari. Questi suoni colpiscono i centri sessuali degli uccelli del sesso opposto.

Sottili vibrazioni elettriche ti colpiscono dall’esterno. Quando il tuo centro sessuale viene colpito da fuori, la tua energia comincia a fluire verso l’esterno. Questo causa la riproduzione, la nascita: dai vita a un nuovo essere. Questo “hu” colpisce lo stesso centro di energia dall’interno; e quando il centro sessuale è colpito da dentro, l’energia comincia a scorrere verso l’interno. Questo fluire interno dell’energia ti trasforma completamente. Sei un uomo nuovo, rinato. Nel terzo stadio uso hu come un mezzo per portare l’energia verso l’alto. I primi tre stadi sono tutti catartici. In realtà non sono meditazione, ma soltanto fasi preparatorie. Sono un “allenamento” per spiccare il salto, non il salto stesso.

Il quarto stadio è quello del salto. Nel quarto stadio ti comando di fermarti! Quando dico “stop!” arrestati completamente, nell’immobilità più assoluta. In questa immobilità sii solo un testimone, un’attenzione consapevole; non fare nulla, rimani un osservatore, rimani con te stesso; non fare nulla, non muoverti, non desiderare, non proiettarti nel futuro, ma rimani lì e in quel momento, e osserva silenziosamente qualunque cosa accada…

È grazie ai primi tre stadi che ti è possibile rimanere nel tuo centro. Senza di essi, non puoi rimanere con te stesso. Puoi continuare a parlarne, a pensarci, a sognarlo, ma non succederà perché non sei pronto. Questi primi tre stadi ti prepareranno a rimanere nel momento, ti renderanno cosciente. Questo è meditazione. Avviene allora qualcosa che va al di là delle parole. E quando accade, non sarai mai più lo stesso, è impossibile. È una crescita. Non è solo un’esperienza, è un’evoluzione.

Questa è la differenza tra le tecniche fasulle e quelle reali. Con le tecniche fasulle puoi avere un’esperienza, ricordatelo, ma poi ritornerai al punto di partenza. È stato solo una fugace apparizione, non una crescita. Questo può succedere anche con l’Lsd: avrai un’intuizione momentanea. Può succedere con altre tecniche: puoi avere un’apparizione, un’esperienza, ma ricadrai indietro perché non sei cresciuto realmente. L’esperienza è accaduta a te; tu non sei accaduto all’esperienza. Non sei cresciuto. Quando cresci, non puoi ricadere indietro.

Se un bambino sogna di essere diventato un giovanotto, può avere una visione fugace di sé come tale, ma è sempre un sogno. Il sogno verrà spezzato e sarà di nuovo un bambino perché non è cresciuto. Ma se sei cresciuto e sei diventato un giovanotto, non puoi tornare indietro e diventare un bambino: è una crescita reale. Questo è il criterio per giudicare se un metodo, una tecnica, sono reali o falsi.

Ci sono tecniche fasulle che sono più facili da fare, ma non portano da nessuna parte. E se sei solo a caccia di esperienze, cadrai vittima di ogni tipo di tecnica fasulla. Una tecnica autentica non si preoccupa delle esperienze in quanto tali. Una tecnica autentica si preoccupa della crescita reale. Le esperienze accadono, ma sono irrilevanti. A me interessa solo la crescita, non le esperienze.

Devi crescere verso l’unità, verso la totalità di te stesso, verso la sanità mentale. Questa sanità non può esserti imposta con la forza. La società cerca di forzarla, ma dentro rimani folle, e la sanità è solo una facciata. Io non voglio importi con la forza questa sanità. Anzi, porterò alla luce la tua follia. Quando sarà uscita completamente allo scoperto, e gettata al vento, la sanità accadrà spontaneamente. Crescerai. Sarai trasformato. Questo è il senso della meditazione.

 

 

Le dialettiche energetiche della meditazione dinamica


La meditazione dinamica è un fenomeno energetico. Una cosa fondamentale va compresa su tutti i tipi di energia. Questa è la legge fondamentale: l’energia si muove tra due polarità.

Perché l’energia diventi dinamica, è necessario il polo opposto. È proprio come l’elettricità, che si muove tra polo positivo e negativo. Se ci fosse solo il polo negativo, l’elettricità non esisterebbe; e così se ci fosse solo il polo positivo. Entrambi i poli sono necessari. Quando si incontrano, creano elettricità. In quel momento appare la scintilla.

Ed è lo stesso per tutti i fenomeni. La vita continua: la polarità uomo-donna. La donna è l’energia vitale negativa; l’uomo è il polo positivo. Sono poli elettrici, ecco perché c’è tanta attrazione. Con l’uomo soltanto, la vita scomparirebbe; con solo la donna, non ci sarebbe che morte. Tra l’uomo e la donna si forma un equilibrio. Tra l’uomo e la donna, questi due poli, queste due sponde, scorre il fiume della vita. Dovunque volgiate lo sguardo, troverete la stessa energia che si muove in polarità, raggiungendo un equilibrio.

Questa polarità è molto importante per la meditazione, perché la mente è logica, e la vita è dialettica. Quando dico che la mente è logica, intendo che la mente si muove in modo lineare.

Quando dico che la vita è dialettica, voglio dire che la vita salta sempre all’opposto, non lungo una linea. Procede a zigzag dal negativo al positivo, dal positivo al negativo, dal negativo al positivo. Va a zigzag. Usa sempre gli opposti.

La mente si muove secondo una linea retta. Non include mai l’opposto. Nega l’opposto. Crede nell’uno, mentre la vita crede nella dualità. Quindi, qualunque cosa la mente crei, sceglie sempre unilateralmente. Se sceglie il silenzio, se ne ha abbastanza del rumore creato dalla vita e decide di essere silenziosa, allora va nell’Himalaya. Vuole essere silenziosa. Non vuole avere niente a che fare con i suoni, di qualsiasi tipo. Persino il canto degli uccelli la disturba, persino la brezza che soffia tra gli alberi… La mente vuole il silenzio. Ha scelto in modo lineare e l’opposto viene completamente negato.

Un uomo che vive sull’Himalaya, alla ricerca del silenzio, evitando il prossimo, l’opposto, l’altro, diventerà insensibile, stupido, sarà come morto. E più sceglierà il silenzio, più diventerà insensibile, perché la vita ha bisogno della dialettica degli opposti, della sfida degli opposti!

Ma c’è un diverso silenzio che viene a crearsi tra due opposti. Il primo è un silenzio di morte, il silenzio della tomba. Un morto è in silenzio, ma non per questo ti piacerebbe essere morto. Un morto è in assoluto silenzio, nessuno può disturbarlo, la sua concentrazione è perfetta. Non si può far nulla per distrarre la sua mente – è assolutamente immobile. Anche se tutt’intorno il mondo impazzisce, lui rimane in concentrazione. Eppure, non ti piacerebbe essere morto. Che si chiami silenzio o concentrazione, non ti piacerebbe essere morto, perché se sei silenzioso da morto, è un silenzio che vale ben poco. Il silenzio ti deve accadere quando sei assolutamente vivo, quando scoppi di vitalità e di energia. Allora il silenzio ha significato. Ma allora il silenzio avrà una qualità diversa, completamente differente. Non sarà privo di vita, sarà vivo. Sarà un equilibrio sottile tra due polarità.

Ma un uomo così, che cerca un equilibrio e un silenzio che sono vivi, ama sia l’Himalaya che il mercato. Andrà al mercato per godersi il rumore e andrà anche sull’Himalaya per godersi il silenzio. Creerà così un equilibrio tra queste due polarità – vivrà in questo equilibrio. Ma questo equilibrio non si può raggiungere attraverso uno sforzo lineare.

La meditazione dinamica è una contraddizione. Dinamica significa sforzo, sforzo assoluto, totale. E meditazione significa silenzio, niente sforzo, nessuna attività. Puoi chiamarla meditazione dialettica.

Nella meditazione dinamica diventi così attivo che tutta la tua energia entra in movimento, e non rimane energia statica dentro di te. Devi usare tutta la tua energia, non devi risparmiare niente. I blocchi cominciano a sciogliersi, l’energia a scorrere, a fluire. Non sei più freddo, congelato, sei diventato dinamico. Ora non sei più sostanza, ora sei solo energia. Non sei più materiale, sei diventato elettrico. Metti in gioco tutta la tua energia, sii attivo, muoviti.

E quando tutto è in movimento e sei diventato un ciclone, allora diventa consapevole. Ricorda, sii presente – e dentro questo ciclone improvvisamente scoprirai un centro di assoluto silenzio. Questo è l’occhio del ciclone. Questo sei tu, tu nella tua divinità, tu come dio.