Il tutto ha bisogno di te

Scopri la direzione della tua creatività

 

 


Ho sempre creduto di non essere creativo. Cos’altro può essere la creatività al di là del danzare e del dipingere, e come posso scoprire qual è la mia creatività?

 

 

La creatività non ha nulla a che fare con un’attività in particolare: con la pittura, la poesia, la danza, il canto. Non ha nulla a che fare con niente in particolare.

Ogni cosa può essere creativa – sei tu a dare questa qualità all’attività; l’attività in sé non è né creativa né non creativa. Si può dipingere in modo non creativo, si può cantare in modo non creativo, e si può pulire un pavimento in modo creativo, si può cucinare in modo creativo. La creatività è la qualità che tu metti in ciò che stai facendo. è un’attitudine, un approccio interiore – il modo in cui guardi le cose.

Dunque la prima cosa da tenere a mente è di non confinare la creatività a qualcosa di particolare. Una persona è creativa – e se è creativa, qualsiasi cosa faccia, anche se cammina, si vede che nel suo camminare vi è creatività. Anche se siede in silenzio e non fa nulla, anche il suo non far nulla sarà un atto creativo. Il Buddha, seduto sotto l’albero del Bodhi senza far nulla, è il più grande creatore che il mondo abbia mai conosciuto.

Una volta compreso che sei tu, che è la persona a essere creativa o non creativa, allora il problema scompare. Non tutti possono essere pittori e comunque non ce ne sarebbe bisogno. Il mondo sarebbe veramente terribile se tutti fossero pittori, sarebbe difficile viverci. Non tutti possono essere danzatori e non ce n’è bisogno, ma chiunque può essere creativo.

Qualsiasi cosa tu faccia, se la fai con gioia e con amore, se l’azione non è puramente utilitaristica, allora è creativa. Se da questo senti che qualcosa cresce in te, se genera una crescita, allora è spirituale, è creativo, è divino. Man mano che diventi più creativo, diventi più divino. Tutte le religioni del mondo hanno detto: dio è il creatore. Io non so se è il creatore o no, ma una cosa so: più divieni creativo più diventi divino. Quando la tua creatività giunge a un punto culminante, quando tutta la tua vita diviene creativa, vivi in dio. Quindi dio deve essere il creatore, perché le persone che sono state creative sono state le più vicine a lui.

Ama quello che fai. Sii meditativo mentre lo fai, qualsiasi cosa sia! Indipendentemente da quello che è. […] Quindi se vuoi la fama e solo allora penserai di essere creativo – se diventi famoso come Picasso, di certo sei creativo – fallirai sicuramente. Così in realtà non sei creativo per nulla: sei un politico, un ambizioso. Se la fama viene, bene, se non viene, bene. Non dovrebbe essere questo il modo di considerare la cosa; andrebbe considerato il fatto che stai godendo di quello che fai. È una storia d’amore. Se la tua azione è un atto d’amore allora diviene creativa. Le piccole cose divengono grandi grazie al tocco dell’amore e del piacere.

Chi sta ponendo la domanda dice: “Credevo di non essere creativo.” Se la pensi così diverrai non creativo; in quanto il credere non è soltanto credere: può aprire porte, può chiudere porte. Se hai una convinzione errata, questa rimarrà intorno a te come una porta chiusa. Se credi di non essere creativo, diverrai non creativo, poiché questa convinzione ostruirà, negherà continuamente ogni possibilità di fluire. Non permetterà alla tua energia di fluire in quanto tu ripeterai continuamente: “Non sono creativo”.

Così è stato insegnato a tutti. Solo poche persone sono accettate come creative: pochi pittori, pochi poeti… uno su un milione. è una follia! Ogni essere umano è nato creatore. Osserva i bambini e vedrai: tutti i bambini sono creativi. E noi a poco a poco distruggiamo la loro creatività, a poco a poco imponiamo loro errate credenze, a poco a poco li distraiamo, a poco a poco li rendiamo sempre più calcolatori e politici e ambiziosi.

Quando subentra l’ambizione, la creatività scompare, poiché una persona ambiziosa non può essere creativa, poiché una persona ambiziosa non può amare nessuna attività per se stessa. Mentre dipinge guarda oltre, pensa: “Quando riceverò un premio Nobel?” Mentre scrive un romanzo guarda oltre. è sempre nel futuro; mentre una persona creativa è sempre nel presente. Noi distruggiamo la creatività. Nessuno nasce non creativo, ma noi rendiamo non creativa il novantanove per cento della gente. Ma semplicemente scaricare la responsabilità sulla società non è di alcun aiuto, devi prendere la tua vita nelle tue mani. Devi abbandonare i condizionamenti erronei, devi abbandonare le autosuggestioni ipnotiche errate che ti sono state trasmesse nella tua infanzia. Abbandonale! Purifica te stesso da tutti i condizionamenti… e improvvisamente vedrai che sei creativo.

Essere ed essere creativo sono sinonimi. È impossibile essere e non essere creativo. Ma questa cosa impossibile è successa, questo orribile fenomeno è avvenuto, poiché tutte le tue sorgenti creative sono state ostruite, bloccate, distrutte e tutta la tua energia è stata forzata in qualche attività che la società ritiene essere vantaggiosa.

Il nostro approccio alla vita è interamente orientato verso il denaro, e il denaro è una delle cose meno creative a cui tu possa essere interessato. Il nostro approccio è interamente orientato verso il potere, e il potere è distruttivo, non creativo. Una persona che rincorre il denaro diventerà distruttiva, perché il denaro deve essere rubato, deve essere sfruttato, deve essere portato via a molta gente, solo così puoi averne. Diventare potente significa semplicemente rendere molte persone prive di potere, distruggerle, solo allora tu sarai potente, solo allora potrai essere potente.

Ricorda: questi sono atti distruttivi. Un atto creativo accresce la bellezza del mondo, offre qualcosa al mondo, non sottrae mai qualcosa. Una persona creativa che viene al mondo, accresce la bellezza del mondo: una canzone qui, un dipinto là. Fa sì che il mondo danzi meglio, goda meglio, ami meglio, mediti meglio. Quando se ne va da questo mondo, lascia un mondo migliore dietro di sé. Forse nessuno la conosce, forse qualcuno la conosce, non è questo il punto; ma lascia dietro di sé un mondo migliore, è immensamente appagata, in quanto la sua vita ha avuto un qualche valore intrinseco.

Denaro, potere, prestigio non hanno nulla di creativo, non solo non sono creativi, ma sono attività distruttive. Guardati da loro! Se te ne guarderai puoi diventare creativo molto facilmente. Non sto dicendo che la tua creatività ti darà potere, prestigio e denaro. No, non posso prometterti alcun giardino fiorito. La creatività potrebbe crearti dei problemi, potrebbe spingerti a vivere come un povero. Tutto quello che posso promettere è che dentro di te, profondamente, sarai il più ricco degli uomini, dentro di te, profondamente, sarai appagato, dentro di te, profondamente, sarai pieno di gioia e celebrazione. Continuerai a ricevere sempre più benedizioni da dio. La tua vita sarà una vita di benedizioni.

Tuttavia è possibile che esteriormente tu possa non essere famoso, tu possa non avere soldi, non aver successo nel cosiddetto mondo. Ma avere successo nel mondo è un totale fallimento, è un fallimento nel mondo interiore. E che cosa te ne farai del mondo intero ai tuoi piedi se hai perso il tuo vero sé? Che cosa farai se possiedi il mondo intero e non possiedi te stesso? Un individuo creativo possiede il suo vero essere: è maestro di se stesso. Questo è il motivo per cui in Oriente abbiamo chiamato “swami” i sannyasin. Swami significa maestro. I mendicanti sono stati chiamati swami, maestri. Abbiamo conosciuto imperatori, ma nella prova finale, alla conclusione della loro vita, essi hanno dimostrato di essere dei mendicanti. Un uomo che corre dietro ai soldi, al potere e al prestigio è un mendicante, poiché mendica continuamente. Non ha niente da dare al mondo.

Sii uno che dà. Condividi qualunque cosa puoi. E ricorda, io non sto facendo nessuna distinzione fra piccole e grandi cose. Se puoi sorridere con il cuore aperto, tenere la mano di qualcuno e sorridere, questo sarà un atto creativo, un grande atto creativo. Ti basta tenere qualcuno stretto al cuore… e sarai creativo. Ti basta guardare qualcuno con occhi colmi d’amore… uno sguardo amorevole è sufficiente per cambiare l’intero mondo di una persona. Sii creativo. Non preoccuparti di quello che stai facendo, uno deve fare tante cose… ma fai qualunque cosa con creatività, con devozione. Così il tuo lavoro diventerà un atto di preghiera. Così qualunque cosa farai sarà preghiera, qualunque cosa farai sarà un’offerta sull’altare.

Abbandona la convinzione di non essere creativo. Io so che questa convinzione è indotta: forse non hai mai vinto una medaglia d’oro all’università, forse non sei mai stato il primo della classe, i tuoi quadri possono non aver ricevuto apprezzamenti, quando suoni il flauto i vicini chiamano la polizia. Forse… ma solo a causa di tutto questo non avere l’erronea convinzione di essere un non creativo. Può essere accaduto perché hai cercato di imitare gli altri.

Le persone hanno un’idea veramente limitante di ciò che significa essere creativo: suonare la chitarra o il flauto, oppure scrivere poesie. Così c’è chi continua a scrivere immondizia nel nome della poesia.

Tu devi scoprire ciò che puoi fare e ciò che non puoi fare, nessuno può fare tutto. Devi cercare e scoprire il tuo destino. Dovrai procedere a tentoni nell’oscurità, lo so, il tuo destino non è così ben delineato. Ma questa è la vita. E va bene dover cercare, è proprio nella ricerca che qualcosa cresce. Se dio ti avesse dato la mappa della tua vita quando sei venuto al mondo – la tua vita sarà questa: sei destinato a diventare un chitarrista – la tua vita diventerebbe meccanica. Solo una macchina può essere predeterminata, non un uomo. L’uomo è sempre imprevedibile, l’uomo è sempre uno spazio aperto, una potenzialità per mille e una cosa.

Molte porte aperte e molte alternative sono sempre presenti a ogni passo, e tu devi scegliere, devi sentire... ma se ami la tua vita, sarai capace di trovarlo. Se non ami la tua vita e ami qualcos’altro, allora ci saranno dei problemi.

Se ami il denaro e vuoi essere creativo, non potrai diventarlo. L’ambizione per il denaro distruggerà la tua creatività. Se vuoi la fama, allora dimentica la creatività. La fama viene raggiunta più facilmente se sei distruttivo. La fama arriva più facilmente a un Adolf Hitler, la fama arriva più facilmente a un Henry Ford. La fama è più facile se sei competitivo, violentemente competitivo. Se sei capace di uccidere e distruggere le persone, la fama arriva più facilmente, la storia intera è una storia di assassini. Se diventi un assassino, la fama sarà molto facile. Puoi diventare un primo ministro, puoi diventare un presidente, ma queste sono tutte maschere. Dietro troverai persone molto violente, terribilmente violente, che si nascondono dietro un sorriso. Questi sorrisi sono politici, diplomatici. Se la maschera scivola giù, vedrai che dietro si nascondono sempre Genghis Khan, Timur Leng, Nadir Shah, Napoleone, Alessandro, Hitler.

Se vuoi la fama non parlare di creatività. Non sto dicendo che la fama non arriverà mai a una persona creativa, ma che arriverà molto raramente, molto raramente. Assomiglia più a un incidente e ci impiega molto tempo.

Quasi sempre accade che a una persona creativa la fama arrivi nel momento in cui se ne è andata; è sempre postuma, è molto in ritardo. Gesù non era famoso ai suoi giorni. Se non ci fosse stata la Bibbia non ci sarebbe rimasta memoria di lui. La testimonianza appartiene ai suoi quattro discepoli, nessun altro ha mai parlato di lui, della sua esistenza o meno. Egli non era famoso, non aveva avuto successo.

Puoi pensare a un fallimento più grande di quello di Gesù? Ma a poco a poco egli è diventato sempre più significativo, a poco a poco le persone lo hanno riconosciuto.

Tutto ciò richiede tempo. Più grande è la persona, più tempo ci vuole perché gli altri la riconoscano, perché quando nasce un grande essere non ci sono criteri per giudicarlo, non ci sono mappe per trovarlo. Egli stesso deve creare i suoi valori. Una volta creati i valori lui se ne è già andato. Migliaia di anni sono necessari per riconoscere una persona creativa, e neppure questo è sicuro. Sono esistite tante persone creative che non sono mai state riconosciute. Il successo per una persona creativa è accidentale. Per una persona non creativa, distruttiva, il successo è più sicuro.

Quindi, se stai cercando qualcos’altro in nome della creatività, abbandona l’idea di essere creativo. Almeno fai ciò che desideri fare in maniera cosciente e deliberata. Non nasconderti mai dietro una maschera.

Se vuoi veramente essere creativo, allora non esiste questione di denaro, successo, prestigio, rispettabilità; allora potrai godere della tua attività, allora ciascun atto avrà un suo valore intrinseco.

Danzerai perché ti piace danzare. Danzerai perché ciò ti delizierà. Se qualcuno apprezza, va bene, proverai gratitudine. Se nessuno apprezzerà, non è affar tuo preoccuparti di ciò. Tu hai danzato, ne hai goduto, sei già appagato.

Ma questa convinzione di essere non creativo può essere pericolosa – abbandonala! Nessuno è non creativo – neppure gli alberi, neppure le rocce. Le persone che hanno conosciuto gli alberi e li hanno amati, sanno che ogni albero crea il proprio spazio, ogni roccia crea il proprio spazio. Che non assomiglia allo spazio di nessun altro. Se affini la tua sensibilità, se diventi capace di capire, attraverso l’empatia, ne trarrai enormi benefici. Vedrai che ogni albero è creativo alla sua maniera; nessun altro albero è così – ogni albero è unico, ogni albero ha la propria individualità. Gli alberi non sono solo alberi – sono persone. Le rocce non sono solo rocce, sono persone. Siediti accanto a una roccia – osservala con amore, toccala con amore, sentila con amore.

Si racconta di un maestro Zen che era capace di spostare rocce enormi, di smuovere rocce gigantesche – ed era un uomo molto fragile. Sembrava impossibile considerata la sua struttura fisica! Uomini più forti, molto più forti di lui, erano incapaci di spostare quelle rocce, e lui le tirava con una facilità incredibile.

Gli venne chiesto quale fosse il suo trucco. E disse: “Non ci sono trucchi – io amo la roccia, e la roccia mi aiuta. Prima le dico: “Ora il mio prestigio è nelle tue mani, queste persone sono venute qui a vedermi. Aiutami, coopera con me. Mm?” – poi semplicemente la tocco con amore… e aspetto un suo cenno. Quando la roccia mi dà un segnale – è un brivido che mi percorre la spina dorsale – quando la roccia mi comunica di essere pronta, allora mi muovo. Voi vi muovete contro la roccia, ecco perché avete bisogno di così tanta energia. Io mi muovo assecondando la roccia, fluisco con la roccia. In realtà è sbagliato dire che sono io a spostarla – io mi limito a essere lì. La roccia si sposta da sola.”

 

 

Un grande maestro Zen era un falegname, e ogni volta che costruiva un tavolo o una sedia, quegli oggetti acquisivano qualcosa di ineffabile, un incredibile magnetismo.

Gli venne chiesto: “Come fai?”

“Non sono io a farli,” rispose. “Io semplicemente vado nel bosco: la cosa fondamentale è chiedere al bosco, agli alberi, quale albero è pronto a diventare una sedia.”

Ora queste cose sembrano assurdità – perché non sappiamo, non conosciamo il linguaggio. Per tre giorni rimaneva nel bosco. Si sedeva sotto un albero, sotto un altro albero, e parlava agli alberi – era pazzo!

Ma un albero si giudica dai frutti, e anche questo maestro dev’essere giudicato da ciò che ha creato. In Cina ci sono ancora alcune sedie costruite da lui – e ancor oggi hanno questo magnetismo. Semplicemente ci si sente attratti, senza sapere cos’è che ci attrae. Dopo mille anni! – è qualcosa di meraviglioso.

Egli diceva: “Vado nel bosco e dico che sto cercando un albero che desidera diventare una sedia. Chiedo agli alberi se sono disposti, non solo disposti, ma felici di cooperare con me, pronti a venire con me – solo allora. A volte accade che nessun albero sia disposto a diventare una sedia – e ritorno a mani vuote.”

Accadde che l’imperatore della Cina gli chiese di costruirgli una libreria.

Egli andò nel bosco e dopo tre giorni disse: “Aspetta – nessun albero è pronto a venire nel tuo palazzo.”

Dopo tre mesi l’imperatore chiese di nuovo.

Il falegname disse: “Ci vado di continuo. Sto convincendoli. Aspetta – un albero sembra quasi propenso.” Riuscì a persuadere un albero. E disse: “La mia arte è tutta lì! Quando l’albero viene spontaneamente, solo allora chiede l’aiuto del falegname.” […]

Se sei in amore, vedrai che l’intera esistenza ha individualità. Non spingere o tirare. Osserva, comunica, lasciati aiutare – e molta energia verrà risparmiata.

Persino gli alberi sono creativi, le rocce sono creative. Tu sei un uomo: sei il culmine di questa esistenza. Sei in cima – tu sei consapevole.

Non pensare in base ad assunzioni errate, non rimanere mai attaccato a convinzioni errate, come il non essere creativo. Forse tuo padre ti ha detto che non sei creativo, i tuoi colleghi ti hanno detto che non sei creativo. Forse sei andato cercando in direzioni sbagliate, in direzioni che non sono creative, ma dev’esserci una direzione in cui sei creativo.

Cerca, indaga, e rimani aperto, e continua a cercare – finché non l’hai trovata.

Ogni uomo giunge nel mondo con un destino specifico – ha qualcosa da compiere, un messaggio da dare, un lavoro da completare.

Non sei qui per caso – la tua presenza qui ha un suo significato. C’è uno scopo dietro di te.

Il tutto intende fare qualcosa attraverso di te.